"Da qualche tempo distinguo il termine industrial design dalla parola design,che in inglese significa progettare. Si potrebbe progettare anche un assalto al teatro di Mosca; invece c'è un disegno particolare, specifico, che è quello che si fa per l'industria, per la produzione, per i mercati: questo è disegno industriale." Ettore Sottsass

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venerdì 4 febbraio 2011

Gaetano Pesce: "le cose malfatte mi piacciono".

Il fatto di fare degli oggetti che, nel loro processo di fabbricazione, ammettono l'errore e il difetto, è un mezzo per affermare che l'ideale della bellezza del nostro momento storico è quello della realtà quotidiana, con le sue qualità di differenza, le sue contraddizioni, e le sue trasgressioni. Come sappiamo, l'oggetto difettoso è quello che, nella produzione standardizzata, ha il coraggio, la forza e la volontà di essere diverso, malgrado la potente macchina standardizzatrice. Questo possiede il valore più grande, gli altri erano solo dei numeri.  G.P.

Un monile per una bellezza femminile unica, diversa ed ineguagliabile. L'idea della bellezza che comprende anche il difetto. Persino il malfatto, che nel design era sinonimo di scarto, diventa nella poetica di Gaetano Pesce elemento differenziatore, testimone di unicità e particolarità che vanno oltre i canoni conformati e conformatori.
La resina flessibile, materiale a indurimento progressivo, permette di creare forme ogni volta diverse, giocando anche con più colori che si miscelano in modo imprevedibile. Il risultato è quello di un oggetto unico. Un multiplo di serie che ha in sé una qualità originale, data da un processo che prevede un forte grado di umanizzazione e di intervento casuale.



Gocce di resine colate si catalizzano in funzione di tavoli, sedie, poltroncine, sgabelli, scaffali e credenze, vasi e molti altri oggetti, secondo un principio di serialità differenziata. Tutti i pezzi nascono diversi l’uno dall’altro, unici, separabili, mutevoli e aromatici, sensibili e policromatici: nessuno è perfetto:


             
Un tavolo della collezione "Sessantuna"

Fonti: